Di
Avi Nesher. Con Sandahl Bergman, David Goss, Gordon Mitchell.
1983/USA
Nel
classico scenario post-apocalittico, 23 anni dopo la Cancellazione,
il mercante Tom, col suo amico Dick, vanno alla ricerca della sorella
rapita dalla banda dei Nork, aiutati dalla “Dea” She e dalla sua
socia Shandra. Se ne vedranno di ogni.
Piacevole
sorpresa 1: c'è l'immenso Gordon Mitchell, già protagonista di un
paio di capolavori come “LaCroce dalle 7 Pietre” e “BloodDelirium”. Piacevole sorpresa 2: è molto divertente.
Classica
pellicola dall'abisso d'avventura superficiale e raffazzonata, dove
non esistono processi logici causa-effetto, gli eventi si susseguono
senza soluzione di continuità, sballottando i protagonisti a destra
e a manca, tra mille peripezie e personaggi assurdi.
Non
trascuriamo una bella dose di violenza e sadismo, in primis della Dea
She (Sandahl Bergman, eroina degli anni '80, già vista in Conan Il
Barbaro e "Apocalisse a Frogtown") , che a capo di una società matriarcale,
imprigiona e tortura gli uomini, tra cui Tom e Dick, i nostri
simpaticcisimi protagonisti. Tom è il classico bellone statuario,
biondo e totalmente inespressivo, Dick è il classico cazzone senza
arte né parte che dovrebbe far ridere. I due inizialmente vengono
proprio rapiti da She (Dea de che, visto che non ha alcun potere
particolare e di certo non è né immortale né invulnerabile), che
però si invaghisce del bel Tom e alla fine lei e la sua giunonica amica Shandra li seguiranno nelle loro avventure.
E
così vediamo i nostri quattro protagonisti scampare ai pericoli di
bande di lebbrosi, scienziati pazzi che vivono in un tenda di
plastica in mezzo al bosco coadiuvati da un energumeno barbuto
vestito da ballerina, comunità di poeti belli e raffinati che vivono
nel lusso ma che di notte si trasformano in licantropi, una setta di
monaci plagiati dalla divinità comunista Godan che ha gli occhi
magici ma che viene ucciso dalla sua gelosa profetessa, e un
irritante guardiano del ponte capace di autorigenerarsi ogni volta
che viene mutilato.
I
nostri al fine arrivano alla terra dei Nork, comunità di
guerrieri/soldati vestiti in un miscuglio fra punk, gladiatori romani e
giocatori di football adornati di svastiche naziste (ah, la critica
sociale). L'immenso Gordon è a capo di questo esercito, anche se il
vero “Fuhrer” è un tizio con una stufa di alluminio in testa.
Tom, Dick e She riescono ad intrufolarsi nella comunità e a
recuperare la sorella, ma vengono scoperti.
SPOILER
Il
tizio con la stufa in testa però decide di non ucciderli subito, ma
di lasciarli andare e attaccare il giorno dopo il popolo di She. I
nostri dunque non tornano a casa, ma decidono di tendere un agguato
all'esercito dei Nork, proprio fuori dalle mura dalla città, fra
trincee, bidoni e frecce di plastica, degni di “Mamma ho perso
l'aereo”. E indovinate un po'? Vincono pure.
FINE
SPOILER
In
conclusione, “She” è un filmetto stupido e divertente, senza
alcuna pretesa, che dà la sensazione di essere stato improvvisato
scena per scena, realizzato con quattro dollari, ma con tante idee
diverse e originali. Risate assicurate grazie agli effetti speciali
degli occhi di Gonad e la sequenza finale della battaglia fra i tre
protagonisti e l'esercito. Colonna sonora di RickWakeman, mitico tastierista degli Yes.
Recensito
da: Vidur
VOTI
TRASH:
85/100
Noia:
44/100
Ridicolaggine
degli effetti speciali: 78/100
Presunzione
della regia: 42/100
Incapacità
degli attori: 74/100
Se ti piace guarda anche: The Barbarians, IronMaster, Sangraal, Robot Holocaust, Starcrash, Apocalisse a Frogtown
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